I titoli di oggi:
- Caccia cinesi rischiano collisione con aereo pattuglia giapponese
- La Cina rimuove i dazi sui commerci con l’Africa
- Studente cinese arrestato negli Usa, Pechino protesta: “Accuse politicamente motivate”
- Hong Kong usa la legge sulla sicurezza nazionale per bloccare un videogame “sovversivo”
- I produttori di auto cinesi promettono pagamenti più rapidi ai fornitori
- Penisola coreana: Seul e Pyongyang sospendono la propaganda lungo il confine
- Il Pakistan annuncia un aumento del 20% della spesa militare
Il governo giapponese ha espresso seria preoccupazione alla Cina per due incidenti che nel weekend hanno coinvolto due caccia cinesi nel Pacifico. Secondo il ministero della Difesa nipponico, un aereo P-3C delle Forze di Autodifesa Marittima è stato seguito da un J-15 cinese, alzatosi in volo dalla portaerei Shandong, per circa 40 minuti sabato e per 80 minuti domenica. Il jet, che si ritiene fosse armato di missili, si è spinto a una distanza di 45 metri dal velivolo giapponese, rischiando potenzialmente una collisione. L’intercettamento pericoloso si è ripetuto domenica e ha coinvolto due caccia cinesi, uno dei quali ha attraversato lo spazio aereo a circa 900 metri di distanza dall’aereo delle Forze di Autodifesa Marittime. Si tratta del terzo episodio del genere dal 2014: tutti i sorvoli sono avvenuti sopra il Mar Cinese Orientale, dove sono situate le isole contese Diaoyu/Senkaku.
La Cina rimuove i dazi sui commerci con l’Africa
La Cina garantirà esenzioni tariffarie per il 100% delle merci provenienti da 53 paesi africani con cui intrattiene relazioni diplomatiche (quindi escluso Eswatini), attraverso la negoziazione e la firma dell’Accordo di partenariato economico per lo sviluppo congiunto. Lo ha annunciato il presidente Xi Jinping l’11 giugno, in occasione della riunione ministeriale dei coordinatori del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (Focac), che termina a Changsha, nella Cina centrale, oggi 12 giugno. “Nei 25 anni intercorsi dalla sua istituzione, il Forum sulla cooperazione Cina-Africa ha efficacemente guidato lo sviluppo vigoroso della cooperazione Cina-Africa, divenendo un modello di solidarietà e cooperazione nel Sud globale”, ha affermato il presidente cinese invitando “tutti i paesi, in particolare gli Stati Uniti, a tornare sulla strada giusta per risolvere le divergenze commerciali attraverso consultazioni basate su uguaglianza, rispetto e reciprocità”.
Studente cinese arrestato negli Usa, Pechino protesta
Il Consolato cinese a Chicago ha confermato l’arresto di un secondo ricercatore cinese negli Stati Uniti, accusato di aver introdotto illegalmente materiale biologico nel paese. Lo studioso era atteso per un progetto all’Università del Michigan. In una dichiarazione al Global Times, un portavoce ha riferito che Pechino ha “immediatamente adottato misure per gestire il caso” e ha ribadito “la posizione chiara della Cina” su episodi simili.
Già il 7 giugno il Consolato aveva presentato una “solenne iniziativa” agli Stati Uniti, protestando contro il presunto mancato rispetto della Convenzione consolare bilaterale. Pechino ha ribadito che i propri cittadini devono rispettare le leggi locali, ma ha definito “manipolazioni politiche” le accuse mosse, parlando di pretesti ideologici e di una sicurezza nazionale “eccessivamente enfatizzata”.
Hong Kong usa la legge sulla sicurezza nazionale per bloccare un videogame “sovversivo”
Per la prima volta, le autorità di Hong Kong hanno invocato le leggi sulla sicurezza nazionale per vietare un videogioco. Si tratta di Reversed Front: Bonfire, sviluppato a Taiwan, dove i giocatori possono intraprendere una rivoluzione armata contro il regime cinese e giurare fedeltà a entità come Taiwan, Hong Kong e Tibet. La decisione amplia l’applicazione della normativa introdotta nel 2020 e impone agli internet service provider di bloccare l’accesso e la diffusione del gioco.
In un comunicato diffuso martedì, le autorità dell’ex colonia britannica hanno avvertito i cittadini di non scaricare il videogioco e hanno annunciato l’adozione di “azioni di disattivazione dei messaggi elettronici” legati all’applicazione. Il gioco non risulta più disponibile sull’App Store di Apple a Hong Kong, e il suo download potrebbe configurare, secondo il governo, il reato di possesso di materiale sedizioso e di incitamento alla secessione.
I produttori di auto cinesi promettono pagamenti più rapidi ai fornitori
Diverse case automobilistiche cinesi si sono impegnate a rispettare termini di pagamento più brevi verso i propri fornitori, rispondendo alle pressioni del governo e al crescente malcontento da parte dell’industria siderurgica.
Gli impegni sono arrivati mercoledì da costruttori consolidati come BYD, SAIC e Chery, ma anche da nuovi attori come Xpeng e Xiaomi, all’indomani di una riunione convocata dal Ministero dell’Industria, durante la quale è stato chiesto alle aziende di porre fine alla guerra dei prezzi e alla concorrenza eccessiva. Due fattori che, secondo le autorità, stanno minando la tenuta dell’intera filiera. Dal 1° giugno sono in vigore nuove regole che obbligano le grandi aziende in Cina a saldare la maggior parte dei pagamenti entro 60 giorni. Tuttavia, molti fornitori temono che le norme possano essere aggirate con scappatoie contrattuali o sottoforniture opache.
Penisola coreana: Seul e Pyongyang sospendono la propaganda lungo il confine
Mercoledì 11 giugno l’esercito sudcoreano ha sospeso la diffusione di messaggi di propaganda anti-Pyongyang attraverso altoparlanti lungo il confine, nella prospettiva di un possibile allentamento delle tensioni con la Corea del nord. La mossa sembra allinearsi con l’approccio più dialogante della nuova amministrazione guidata da Lee Jae-myung. La decisione arriva a un anno dalla ripresa dei messaggi, nel giugno dello scorso anno, in risposta ai ripetuti lanci di palloncini pieni di spazzatura attraverso il confine da parte della Corea del Nord. Giovedì, in un’apparente segno di distensione, anche Pyongyang ha deciso di interrompere la trasmissione di rumori forti e fastidiosi verso il Sud.
Il Pakistan annuncia un aumento del 20% della spesa militare
Il governo pakistano ha annunciato un aumento della spesa militare, a un mese da un confronto militare con l’India. Il ministro delle Finanze Muhammad Aurangzeb ha reso noto che il bilancio della difesa crescerà di quasi il 20%, raggiungendo i 9 miliardi di dollari. Si tratta di uno degli incrementi più consistenti degli ultimi decenni. Il Parlamento pakistano deve ancora approvare il bilancio, ma gli analisti ritengono che il voto sarà una formalità.
Le autorità pakistane hanno inoltre dichiarato di aver ricevuto offerte da parte della Cina, principale alleato internazionale, per forniture militari che includono caccia, sistemi di difesa missilistica e velivoli avanzati per il monitoraggio.