In Cina e Asia – Borse sulle montagne russe

In by Gabriele Battaglia

Scoperta una fabbrica di smartphone finti a Pechino: arrestati in nove. Cristiani manifestano a Wenzhou. Oltre novecento titoli sospesi oggi sulle borse di Shanghai e Shenzhen per evitare eccessi di ribasso. Morto l’ex presidente indiano Abdul Kalam. Rapper anticomunisti in Vietnam. Legge anti musica in Corea del Nord CINA – Borse sulle montagne russe
Più stabile il mercato azionario rispetto al tonfo di ieri ma in mattinata sono state sospesi ben 900 titoli per evitare eccessi di ribasso. Shanghai chiude intorno al -1 per cento. Shenzhen intorno al -2. Significativo che le prime a riprendersi siano state le banche, le assicurazioni e le agenzie di intermediazione finanziaria, cioè quei settori che si pensa per primi beneficeranno di un nuovo intervento protettivo del governo, mentre perdono soprattutto le grandi imprese energetiche di Stato. I piccoli investitori cinesi investono dove si aspettano che lo Stato intervenga e vendono il resto. È un bel problema per Pechino.

CINA – Scoperta fabbrica di iPhone finti
Nove persone sono state arrestate dopo che le autorità cinesi hanno scoperto una fabbrica di finti iPhone. L’operazione, svoltasi il 14 maggio scorso nella periferia nord di Pechino, ha coinvolto centinaia di lavoratori che confezionavano smartphone di seconda mano come nuovi per l’esportazione. Si stima che il business dei cellulari falsi in Cina valga circa 19 milioni di dollari.

CINA – Per le croci, contro il Partito
Una ventina di sacerdoti cristiani sarebbero scesi per le strade di Wenzhou – città conosciuta come la "Gerusalemme d’Oriente" – in una rara manifestazione di condanna della campagna “malefica” per rimuovere le croci che interpretano come un attacco coordinato del Partito comunista alla loro fede. Secondo gli organizzatori dalla fine del 2013 oltre 1200 croci sarebbero state rimosse dalle chiese nella provincia di Zhejiang. La polizia cinese avrebbemonitorato la protesta durata circa due ore, ma non l’avrebbe interrotta. La regione dello Zhejiang è sede di una delle più grandi congregazioni cristiane in Cina con una stima di 300mila cattolici e un milione di protestanti divisi tra chiese approvate dal governo e le quelle sotterranee.

INDIA – Morto l’ex presidente Abdul Kalam, padre del progetto missilistico indiano
Abdul Kalam, undicesimo presidente dell’India indipendente, è morto ieri al’età di 84 anni. Musulmano di umili origini, dall’infanzia passata a distribuire giornali è riuscito ad arrivare alla presidenza intraprendendo una carriera atipica, non politica. Negli anni ’60 è a capo del team di scienziati del Vikram Sarabhai Space Centre dello stato del Kerala, dove sviluppa da zero la tecnologia spaziale indiana civile e militare, che l’anno scorso ha dimostrato la propria potenza mandando in orbita con successo il primo satellite indiano diretto verso Marte. Di rilievo anche il ruolo che giocò durante la controversa seconda sperimentazione della bomba nucleare in India nel 1998. Uomo delle larghe intese, fu presidente dell’India dal 2002 al 2007, sostenuto dall’Indian National Congress e dal Bharatiya Janata Party, prima di tornare alla vita "civile" di saggista e relatore nelle principali università del paese.

VIETNAM – Rapper anti-comunista
"Vaffanculo al comunismo" è il titolo di un video ormai virale in Vietnam. Il pezzo del rapper Vah è una critica serrata alla dirigenza di Hanoi e al modo in cui il Paese è governato. L’autore, 24 anni, è negli Stati Uniti con un visto di studio che scadrà il prossimo anno. Propri negli Usa ammette di aver maturato le attuali posizioni. Il rischio è che possa essere arrestato una volta tornato in Vietnam. Negli ultimi anni, nonostante il riavvicinamento geopolitico con gli Usa, sono presguite le condanne e gli arresti di blogger e attivisti per i diritti civili.

COREA DEL NORD – Decreto antimusica
Il governo nordcoreano ha emesso un decreto che espande la censura sulla musica e ordina il sequestro e la distruzione di musicassette e cd che contengano musica proibita. Il dipartimento per la propaganda del Partito nordcoreano dei lavoratori ha emesso una lista di tutta la musica considerata illegale. Il decreto arriva a pochi giorni dall’annuncio del primo concerto di una band occidentale, gli sloveni Laibach, a Pyongyang. 

[Foto credit: news.com.au]