I titoli della rassegna di oggi:
– Alta corte di Hong Kong espelle i due deputati localisti
– Morgan Stanley Asia: Trump incoraggerà gli investimenti cinesi negli Stati Uniti
– Qualità dell’aria in Cina in peggioramento
– Code chilometriche in banca e panico, l’India in ginocchio per la demonetizzazione di Modi
– Le truppe giapponesi per la prima volta dalla seconda guerra mondiale pronte a usare la forza oltre l’autodifesaAlta corte di Hong Kong espelle i due deputati localisti
Nella giornata di ieri l’Alta corte di Hong Kong ha raggiunto il verdetto riguardo la sospensione dei due deputati localisti Sixtus Leung e Yau Wai-ching, accusati di aver alterato la formula standard del giuramento per l’assemblea parlamentare di Hong Kong con l’obiettivo di attaccare la Cina continentale e promuovere l’indipendenza dell’isola da Pechino.
La sentenza, che squalifica i due parlamentari con un’ingiunzione che non permetterà loro di ricoprire la carica guadagnata attraverso il voto popolare, era stata anticipata una settimana fa dal medesimo parere da parte di Pechino, interpellata dal governo di Hong Kong per interpretare le norme inerenti nella Basic Law locale.
I due deputati hanno annunciato ricorso, mentre da giorni in città si registrano manifestazioni di gruppi pro e contro Pechino.
Morgan Stanley Asia: Trump incoraggerà gli investimenti cinesi negli Stati Uniti
Nonostante la guerra commerciale annunciata dal neoeletto presidente statunitense Donald Trump alle esportazioni cinesi dirette negli Stati Uniti, l’amministrazione Trump darà il benvenuto a investimenti di aziende cinesi nel paese. Questa l’interpretazione di Jack Wadsworth, ex advisor di Morgan Stanley e presidente onorario di Morgan Stanley Asia, espressa recentemente durante un forum su investimenti cinesi e statunitensi tenutosi a New York.
Wadsworth, riporta il Scmp, ha spiegato che Trump, durante la campagna elettorale, si è impegnato in un piano infrastrutturale da un trilione di dollari per i prossimi dieci anni che comprenderà la realizzazione di autostrade, ponti, tunnel, aeroporti, scuole e ospedali: una manovra ambiziosa che non potrà essere portata a compimento senza i capitali del settore privato, anche cinese.
Qualità dell’aria in Cina in peggioramento
Il ministero dell’ambiente cinese, in un comunicato, ha rivelato che la qualità dell’aria nel paese, in particolare nel nord della Cina, nel mese di ottobre è tornata a peggiorare. Nonostante miglioramenti sensibili tra i mesi di gennaio e settembre, con particelle di Pm2,5 in diminuzione del 12,5 per cento, nel mese di ottobre sono stati registrati livelli di inquinamento dell’aria peggiori dello stesso mese nel 2015. Tra la top 10 delle città più inquinate della Repubblica popolare, ben 6 si trovano nella regione dell’Hebei, che circonda Pechino. Tra le cause individuate dal ministero sono elencate condizioni meteorologiche avverse e l’aumento delle emissioni nocive provenienti dal carbone utilizzato per il riscaldamento nei centri urbani della Cina settentrionale.
Code chilometriche in banca e panico, l’India in ginocchio per la demonetizzazione di Modi
A poco più di una settimana dall’annuncio della messa fuori corso di tutte le banconote da 500 e 1000 rupie nel paese, la situazione in India continua ad essere critica. Il piano di sostituzione dei vecchi tagli con nuove banconote da 2000 rupie e i diversi limiti di prelievo imposti dalle autorità hanno spinto l’intera popolazione indiana nel panico, mandando il sistema bancario vicino al collasso. Da giorni tutte le banche e gli uffici postali del paese stanno lavorando in regime straordinario nel tentativo di smaltire le centinaia di persone in coda per recuperare il valore dei propri risparmi entro la deadline del 30 dicembre, oltre la quale tutte le banconote non cambiate saranno definitivamente inutilizzabili. La manovra, presentata dal primo ministro Narendra Modi come un attacco diretto alla corruzione e all’evasione fiscale, è stata criticata dalle opposizioni che, oltre a lamentarne l’inefficacia, sottolineano la condizione di milioni di indiani lower middle class lasciati da un giorno all’altro senza liquidità. Le banconote da 500 e 1000 rupie rappresentano l’86 per cento della cartamoneta in circolazione in India.
Le truppe giapponesi per la prima volta dalla seconda guerra mondiale pronte a usare la forza oltre l’autodifesa
Il gabinetto di governo giapponese nella giornata di martedì ha dato il via libera per implementare sul campo le nuove disposizioni della riforma delle forze armate volute dal primo ministro Shinzo Abe, che cancellano la vocazione all’autodifesa che ha caratterizzato l’esercito giapponese fin dal termine della seconda guerra mondiale. Nello specifico, le truppe giapponesi in forze nella missione di peacekeeping dell’Onu in Sud Sudan potranno ingaggiare il nemico in combattimento qualora le organizzazioni non governative sul campo fossero sotto attacco. Dal 12 dicembre i soldati giapponesi, contrariamente a quanto previsto per 70 anni, in Sud Sudan potranno aprire il fuoco anche in assenza di una minaccia diretta per un cittadino giapponese.