In Cina e Asia — Agroalimentare, necessario riconoscimento reciproco tra Italia e Cina

In Uncategorized by Redazione

Le nostre notizie da Cina e Asia di oggi


Partnership Cina e Italia sull’agroalimentare

Cina e Italia devono rafforzare il coordinamento legislativo sulla sicurezza alimentare, elemento fondamentale per la tutela della salute pubblica e lo sviluppo sostenibile. A dirlo autorità ed esperti cinesi e italiani protagonisti ieri di un incontro all’università LUISS di Roma. Lu Jianping, rettore della scuola di diritto della Beijing Normal University, ha sottolineato che la Cina sta facendo numerosi passi in avanti per garantire un «controllo totale» sui prodotti alimentari consumati oltre muraglia. E l’Italia? Il Bel Paese ha soprattutto interesse nel coordinare diversi sistemi legislativi nel tentativo di limitare i danni sull’export agroalimentare. La produzione di alimenti italiani contraffatti costa all’Italia, secondo uno studio di Coldiretti, oltre 60 miliardi di dollari l’anno. Per questo c’è bisogno, ha spiegato il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina di un «riconoscimento reciproco dei rispettivi sistemi di controllo della qualità alimentare»

Nord Corea, Warmbier rilasciato, forse in coma

Uno studente 22enne dell’Università della Virginia condannato lo scorso anno in Corea del Nord a 15 anni di lavori forzati per aver sottratto un manifesto di propaganda dall’hotel in cui soggiornava, è stato rilasciato martedì. Secondo informazioni diffuse dal Washington Post, Otto Warmbier, sarebbe in coma da oltre un anno dopo aver contratto il botulismo, una grave infezione di origine alimentare. Le autorità americane non confermano la versione del quotidiano, ma rivela che Warmbier è stato curato in una base americana a Sapporo, Giappone settentrionale. In ogni caso la liberazione dello studente di Cincinnati è la prima in tre anni, al termine, in particolare, di un periodo di alta tensione tra Washington e Pyongyang. Coincide, curiosamente, con l’arrivo nel Regno eremita dell’ex stella del basket americano Denis Rodman.

Giappone, per l’Onu la stampa è sempre meno libera

Il referente speciale per la libertà di espressione delle Nazioni Unite David Kaye ha accusato il governo giapponese di limitare la libertà di stampa e soffocare il dibattito pubblico su temi come l’incidente nucleare di Fukushima Daiichi del 2011 e sulle responsabilità del Giappone nella seconda guerra mondiale. Kaye ha anche notato nel suo documento — la prima vera indagine di questo tipo sulla libertà di stampa nel paese del Sol levante — la graduale scomparsa di alcuni temi sensibili della storia giapponese, come la questione delle donne di conforto, dai libri di testo scolastici. Per Kaye è evidente una tendenza dei media giapponesi all’autocensura a fronte di una pressione crescente del governo conservatore guidato dal premier Shinzo Abe.

Singapore, sfida tra fratelli sui valori del padre della patria Lee Kuan Yew

Un neurologo di fama e un ex generale dell’esercito contro il primo ministro. A Singapore è scoppiata una lotta tra i fratelli Lee, i figli di Lee Kuan Yew, per cinque decenni leader politico della città del Leone e morto a 91 anni nel 2015. Erede designato è Lee Hsien Loong che oggi però viene attaccato a mezzo Facebook dai fratelli per abusi di potere e per tenere sotto stretto controllo gli stessi membri della sua famiglia. «Dove sono finiti i valori di Lee Kuan Yew?» si legge nel comunicato dei due fratelli. Simili accuse erano state mosse a Lee dalla sorella Lee Wei Ling lo scorso anno. Lee Kuan Yew è considerato il vero autore del successo economico di Singapore tra gli anni 70 e 90. La sua fama è anche legata a uno stile di governo autoritario che gli ha permesso di rimanere premier tra il 1959 e il 1990 e poi consigliere anziano dei governi di Goh Chok Tong e Lee Hsien Loong fino al 2011.