Quarant’anni fa veniva dichiarata l’Emergenza in India: Indira Gandhi istituiva una dittatura di fatto. Ergastolo anche per i crimini legati ai culti in Cina. La costituzione birmana non cambia: i militari mantengono il veto e Suu Kyi rimane fuori dalla corsa elettorale. Estradate centinaia di cittadini cinesi accusati di crimini economici. INDIA – 40 anni dall’Emergenza, quando l’India era una dittatura
Nella notte del 25 giugno 1975 la prima ministra Indira Gandhi, accerchiata da proteste in tutto il paese in seguito a una sentenza che provava brogli elettorali nella sua circoscrizione e criticata per un utilizzo sempre più autoritario della maggioranza parlamentare per controllare il sistema giudiziario indiano, dichiarò lo "stato di emergenza", sospendendo i diritti civili e democratici in tutto il paese. Per 21 mesi si instaurò in India una dittatura di fatto, con decine di migliaia di oppositori politici sbattuti in carcere senza processo, repressione, censura della stampa. A 40 anni dall’Emergency, l’India ricorda uno dei capitoli più controversi della sua storia dall’Indipendenza.
CINA – Stretta sui culti
La Cina potrebbe applicare la pena dell’ergastolo per i crimini che hanno a che fare con i culti. Oggi la pena massima è 15 anni. L’emendamento al codice penale verrà presentato alla riunione del Comitato permanente che si terrà il primo luglio. Secondo quanto riporta Reuters chi verrà giudicato colpevole di questo crimine potrà anche avere i beni confiscati ed essere deprivato dei diritti politici. Non è la prima volta che la Cina si accanisce contro i culti. Il giro di vite sul Falun Gong alla fine degli anni ’90 ne è testimonianza.
MYANMAR – La costituzione non cambia
Aung San Suu Kyi non potrà candidarsi alle presidenziali previste per l’autunno, ma soprattutto i militari manterranno il diritto di veto sui cambiamenti alla Costituzione birmana. Il Parlamento ha bocciato le proposte di modifica della norma che pur ricevendo la maggioranza a favore non ha raggiunto il 75% dei voti necessari a farla passare. Un risultato che risente del peso dei militari in aula, perché la Carta scritta e fatta approvare dalla passata giunta militare nel 2008 concede loro un quarto dei seggi. Oltre alla modica dell’articolo che impedisce alla leader dell’opposizione democratica di correre per la presidenza perché imparentata con stranieri (è vedova e madre di cittadini britannici), un’altra delle proposte presentate prevedeva di abbassare al 70% la maggioranza per emendare la Costituzione. Il voto rimarca inoltre il potere di cui i generali godono quando sono trascorsi quattro anno dall’inizio del processo di apertura e riforma del Paese dei Pavoni.
CINA – Estradizione corrotti
Le autorità cinesi sono soddisfatte della collaborazione ricevuta da altri stati sul rimpatrio dei funzionari corrotti. Si tratta dell’operazione Sky net lanciata a marzo, una lista di cento sospetti segnalati all’Interpol. Da allora 214 sospetti sono stati estradati in Cina. Secondo l’egenzia governativa Xinhua, 680 persone accusate di crimini economici sono state già rimpatriate nella seconda metà del 2014.