In Cina e Asia – «Processi pubblici» contro i lavoratori migranti cinesi

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Lavoratori migranti svergognati durante «processo pubblico» in Cina
– Indonesia contro Cina nel Mar di Natuna: Jakarta convoca l’ambasciatore di Pechino
– In arrivo una nuova centrale nucleare alle porte di Pechino
– Il giornalista Jia Jia è stato «portato via dalla polizia all’aeroporto di Pechino»
– Il leader di #OccupyHK fonderà un partito
– Due commercianti di mucche musulmani assassinati e impiccati in IndiaLavoratori migranti svergognati durante «processo pubblico» in Cina

Alcuni lavoratori migranti sono stati pubblicamente svergognati per aver protestato a causa di stipendi non pagati. Un tribunale cinese ha tenuto un processo all’aperto agli otto «mingong» ai fini di «educare il pubblico alla legge», scrive il Beijing News. I tribunali cinesi a volte tengono processi pubblici per reati come il traffico di droga e la rapina, ma non si ha notizia che siano stati fatti anche per reati che riguardano il lavoro.

I lavoratori sono stati accusati di avere ostacolato la polizia durante una protesta messa in scena l’anno scorso per rivendicare salari non pagati dal datore di lavoro, uno sviluppatore immobiliare. La notizia arriva a stretto giro dalle proteste dei minatori del nord-est della Cina, che hanno manifestato per le medesime istanze.

Indonesia contro Cina nel Mar di Natuna: Jakarta convoca l’ambasciatore di Pechino

L’Indonesia convocherà l’ambasciatore cinese per un incidente marittimo nel Mar di Natuna che coinvolge un peschereccio di Pechino. La nave è stata attaccata dalla guardia costiera indonesiana, finché un vascello militare cinese non è giunto in suo soccorso. Il governo di Jakarta sostiene che la zona non sia neppure compresa nella già esagerata «nine dash line» che Pechino indica come limite delle proprie acque territoriali, la Cina contro-accusa dicendo che la nave è stata attaccata dalla marina indonesiana in zone di pesca tradizionalmente cinesi.

In arrivo una nuova centrale nucleare alle porte di Pechino

La Cina intende costruire una centrale nucleare nell’inquinatissima provincia dell’Hebei, che circonda la capitale Pechino, nel tentativo di ridurre lo smog e promuovere l’energia pulita. L’ha detto nei giorni scorsi il capo dell’agenzia nucleare del paese.
Nell’Hebei ci sono sette delle dieci città più inquinate della Cina. Sotto pressione affinché utilizzi fonti energetiche più pulite, la provincia si è già impegnata a ridurre il consumo di carbone di 40 milioni di tonnellate nell’arco di tempo compreso tra il 2013 e il 2017.

Il giornalista Jia Jia è stato «portato via dalla polizia all’aeroporto di Pechino»

Il giornalista cinese scomparso mentre stava andando a Hong Kong, è stato «portato via dalla polizia all’aeroporto di Pechino». Lo dice il suo avvocato. Jia Jia, un giornalista freelance di Pechino, è scomparso dal 15 marzo, dopo essere passato attraverso la dogana dell’aeroporto internazionale di Pechino per prendere un volo per Hong Kong. Doveva partecipare a un seminario ospitato dalla City University di Hong Kong, ma non si è mai presentato.

Il leader di #OccupyHK fonderà un partito

Il gruppo studentesco «Scholarism», attivissimo durante il movimento degli ombrelli di Hong Kong e noto per il leaderino minorenne Joshua Wong, si è scisso e ha dichiarato chiuse le proprie attività. La fazione dello stesso Wong intende infatti creare un partito politico che si presenterà alle elezioni del prossimo settembre. Pare che il futuro partito voglia cavalcare la tigre del «localismo» – cioè l’indipendenza di Hong Kong dalla Cina – dopo che «Scholarism» ha negli ultimi tempi perso molti sostenitori proprio a vantaggio di gruppi più radicali.

Due commercianti di mucche musulmani assassinati e impiccati in India

Due commercianti di mucche musulmani sono stati trovati impiccati a Jharkhand, nell’India orientale. Uno era poco più di un bambino. I due, Mohammad Majloom (35 anni) and Inayatullah Khan (12 anni), sarebbero stati linciati da ultranazionalisti hindu che volevano rubare loro le bestie per liberarle. Cinque persone sono state arrestate, la polizia parla di semplice furto di bestiame finito male, ma si teme che il delitto sia da inserirsi nel crescente clima di intolleranza etnico-religiosa.