Il video – Oxhide I e Oxhide II

In by Simone

Tanto, prima o poi, Oxhide va visto, quindi invece di consigliarvi la sola visione del primo lavoro, aggiungiamo, in una maratona di documentario di osservazione, anche Oxhide II, il sequel della regista Liu Jiayin. Così acclamato dalla critica internazionale, non lascia indifferente l’ingenua follia della regista, nel 2005 appena ventitreenne. Un film, Oxhide I, fatto esclusivamente di ventitre inquadrature che descrivono la vita in casa della regista. Il padre lavora il cuoio per scarpe e borse, assistiamo a discussioni familiari a causa delle ristrettezze economiche in cui versa la famiglia. La claustrofobia è il risultato. Il minimalismo e l’attenzione a parti di dettagli di oggetti in cui il voice over delle voci familiari ci rende assorti, come se fossimo anche noi all’interno di quei pochi metri quadri.

In Oxhide II ci ritroviamo di nuovo nell’abitazione di Liu Jiayin, lasciamo a lei, con questo testo le spiegazioni di rito riguardo al percorso l’evoluzione tra il primo e il secondo lavoro.