“Chaoxian jiayou!” Delusi dalla mancata qualificazione della Cina alla prossima Coppa del mondo, gli amanti del calcio al di là della Muraglia potranno consolarsi e tifare per la Corea del Nord.
Il ministero dello Sport nordcoreano ha messo a disposizione 1000 biglietti per permettere a un gruppo di attori, cantanti e comparse cinesi di seguire ‘i rossi’ di Pyongyang al Mondiale sudafricano.
Difficilmente i tifosi nordcoreani potranno andare a Johannesburg per incitare la propria Nazionale. Così il 15 giugno, nella partita d’esordio contro i penta-campioni del Brasile, dalle tribune dell’Ellis Park Stadium riecheggerà il tifo di un esercito volontario di ultrà’ targato Pechino.
La memoria torna ai "volontari" inviati nel 1950 da Mao a sostegno dell’esercito di Pyongyang e del regime di Kim Il-Sung contro la Corea del Sud. E anche la retorica ricorda quella degli anni Cinquanta.
“La passione dei ‘volontari’ è ancora nei nostri cuori”, ha scritto Qi Ge, editorialista dell’Oriental Sports Daily, “il loro eroismo rivoluzionario e il loro romanticismo sono quello che serve ai tifosi cinesi”. E anche ai giocatori in casacca rossa verrebbe da dire. Considerato uno ‘Stato canaglia‘ e isolato dalla comunità internazionale, la Corea del Nord difficilmente potrà attirare le simpatie del pubblico. Così come lontano appare il passaggio agli ottavi di finale. Oltre al Brasile, il gruppo dei nordcoreani comprende il Portogallo e la Costa d’avorio.
Ripetere l’impresa del 1966, quando la Corea del Nord, eliminata l’Italia del c.t. Fabbri, arrivò ai quarti di finale, sembra impossibile. In caso di successo però i tifosi nordcoreani potrebbero non godere della gioia di vedere la propria nazionale vincere.
L’emittente sudcoreana SBS ha acquistato i diritti per trasmettere i Mondiali nella penisola. Per vedere le partite Pyongyang dovrebbe perciò pagare 110mila euro. Ma i venti di guerra seguiti alle conclusioni dell’inchiesta sull’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, colpita da un siluro nordcoreano hanno messo il calcio in secondo piano.
[foto da http://northkorea.worldcupblog.org]