Hooligan Sparrow: l’attivismo in Cina

In by Simone

Un documentario contro i casi di violenze sessuali perpetrati da ufficiali governativi in cambio di favori, per aprire la mente sull’abuso di potere e le lotte sociali di chi mezzi non ne ha. La storia di Ye Haiyan, aka Hooligan Sparrow.Ye Haiyan, aka Hooligan Sparrow, è una popolare attivista che lotta per i diritti delle donne e per i più deboli. Quando ad Hainan scoppia un caso di violenza sessuale su un gruppo di sei minorenni da parte del direttore della scuola, Ye Haiyan e il suo gruppo di attiviste organizza una protesta in strada. Questo non è l’unico caso di violenza da parte di un impiegato statale, anzi, come si apprende dal film, i casi sono sempre più comuni e le bambine vengono utilizzate come merce di scambio per ottenere dei favore da parte di ufficiali governativi.

Mentre la regista Nanfu Wang segue Hooligan Sparrow e il suo gruppo, presto si ritrova anche lei nel mirino delle pressioni delle autorità cinesi. Ad ogni azione degli attivisti corrisponde una reazione da parte delle autorità per limitare il propagarsi della storia di violenza e della protesta: Ye Haiyan e sua figlia vengono prima minacciate da un gruppo di delinquenti, poi sfrattate appartamento dopo appartamento; sempre seguite e spiate a casa propria.

Questi sono solo alcuni esempi, perché le minacce non sono rivolte solo alle persone dirette ma anche alla sfera di partenti e amici. Nanfu Wang si trova circondata da questa ragnatela e scopre che i servizi segreti hanno contattato anche i suoi amici e i suoi genitori in Cina, i quali non sapevano nemmeno che lei fosse tornata dagli Stati Uniti. Da questa nube di ingiustizia emerge comunque la forza di volontà di donne, avvocati, attivisti coraggiosi che continuano a perpetrare le loro cause per chiedere giustizia, poiché come afferma la stessa Ye Haiyan «potranno anche arrestarmi o uccidermi, ma non uccideranno la verità».

A tal proposito, prima di scendere in strada a protestare gli attivisti, su consiglio dell’avvocato del gruppo Wang Yu, lasciano un messaggio video in cui dichiarano di essere in possesso delle proprie qualità mentali e che qualsiasi cosa possa loro accadere sarà certamente legata alla loro protesta e che non hanno alcuna intenzione di suicidarsi.

Come si evince dal film, Nanfu Wang è riuscita a non far intercettare dalle autorità cinesi i propri hard disk in cui aveva registrato i mesi trascorsi con Hooligan Sparrow ed è riuscita a portarli con successo negli Stati Uniti. Il film si conclude con l’immagine della regista che si trova ad una retrospettiva di Ai Weiwei al Brooklyn Museum dove in un’installazione sono presentetate tutte le cose che Ye Haiyan aveva dovuto lasciarsi alle spalle quando sfrattata e lasciata in mezzo a una strada. Frigorifero, lavatrice, valigie e scatoloni sono tutti posizionati allo stesso modo in cui erano nella foto che Hooligan Sparrow aveva inviato alla regista quando si erano momentaneamente separate l’una dall’altra in seguito alla protesta. Un’immagine forte come l’impronta che hanno lasciato le azioni di queste attiviste.

Hooligan Sparrow è stato presentato alla 12 edizione del Zurich Film Festival in collaborazione con Amnesty International nella sezione «Border Lines» dedicata a film in cui vengono presentate situazioni ai margini della società moderna, progetti umanitari, conflitti sociali e territoriali e conflitti tra singoli individui e Stato.

* Clara Longhi inizia a visitare la Cina nel 2009 e nel 2012 grazie ad una borsa di studio europea frequenta un anno accademico presso la Beijing Foreign Studies University. Attualmente continua a dividersi tra Italia, Cina, l’ambiente della traduzione e della comunicazione.