Gaokao: se i voti alti simboleggiano la “nuova persona socialista”

In by Simone

Pubblichiamo di seguito un articolo di Yu Jian, pubblicato dall Nanfangzhoumo sul sistema scolastico cinese, che si accinge agli esami del Gaokao.

Le classi terze delle scuole superiori cinesi hanno ormai già terminato il corso regolare di studi, e sono entrate nell’ardua fase di preparazione del gaokao. Ora nelle scuole si fa solo una lezione: come affrontare il gaokao. Ed i genitori si adeguano: le materie che non hanno attinenza col gaokao, come poesia, musica, danza, arte, filosofia, estetica, etica, possono essere trascurate. A ben vedere, l’esame per l’università è diventato la massima competenza che deve fornire il sistema educativo, l’unica conoscenza valida.

Penso che una situazione del genere si verifichi solo in Cina. In realtà è a partire dall’ingresso dello studente nella scuola  che si inizia la preparazione per l’esame, visto che l’obbiettivo di ogni materia è in funzione dell’esame finale. È normale che durante una lezione lo studente si senta ripetere dall’insegnante quello che è materia d’esame e quello che non è, quindi da trascurare. Ad esempio Storia: se l’esame è incentrato sul sistema economico e politico, la storia dell’umanità viene tralasciata.

Un giorno accompagnavo mio figlio a scuola, pioveva e la strada era scivolosa; arrivati all’ingresso della scuola, è suonata la campanella, mio figlio si è messo a correre per non restare indietro. Una studentessa è caduta, e nessun compagno l’ha aiutata a rialzarsi, perché dovevano essere in aula prima della fine della campanella. Per gli studenti tutto ciò è normale, l’esame viene prima di tutto.

Ero sbalordito, è tremendo osservare come il risultato dell’istruzione sia far finta di non vedere un compagno che cade, senza esserne minimamente toccati.

Disse Mencio: “Tutti gli uomini hanno un animo sensibile all’altrui sofferenza. La ragione per cui affermo che tutti gli uomini hanno un animo sensibile all’altrui sofferenza è la seguente: supponi che vi siano delle persone che all’improvviso vedano un bimbo mentre sta per cadere in un pozzo. Ebbene, tutte proveranno in cuor loro un senso di apprensione e di sgomento, di partecipazione e di compassione. Questa reazione non dipende certo dall’esigenza di mantenere buoni rapporti con i genitori del bambino, né dal desiderio di essere elogiati da vicini e amici, e neppure perché disturbino le grida del bambino”. Un’educazione finalizzata all’esame, un’educazione senza cuore, è un’educazione da persone meschine.

[Chi è più stressato]

Il fine dell’educazione contemporanea è quello di creare degli individui ‘nuovi’, che si differenzino dagli individui ‘vecchi’ creati dalla storia cinese passata. Ma questo ‘creare’ ancora non riesce a sbarazzarsi della tradizione. A prescindere da come avviene tale creazione, bisognerebbe comunque basarsi su un’influenza impercettibile e quotidiana e un metodo d’insegnamento personalizzato e modellato sulle capacità di ogni singolo studente.
Il metodo ‘personalizzato’ del grande maestro Confucio non comprendeva esami basati solo sul materiale didattico, ma parlava di un’educazione basata sulle diverse capacità degli studenti, come la medicina cinese che interviene con metodi diversi a seconda dei diversi vasi sanguigni coinvolti. Troppo complicato! L’individuo nuovo, come Lei Feng, può venir fuori solo dopo un lungo periodo di esercizio specifico e costante, che di certo non avviene dall’oggi al domani. Ma l’istruzione è principalmente un impegno politico, collegato al successo, al salario, che vuole vedere i risultati in tempo breve, che si basa su criteri prettamente quantitativi e stabilisce coi voti dell’esame se l’individuo nuovo è o non è idoneo.

L’istruzione orientata ad una preparazione da Olimpiadi forma gli studenti come atleti da esame. Cosa sarebbe successo se si fosse data una mano alla studentessa caduta? Ritardo all’esame e niente voti: non è questo l’individuo ‘nuovo’. Per differenziare lo studente eccellente dallo studente mediocre la scuola non si basa sulla personalità individuale ma sui voti. Se in passato durante le riunioni con i genitori, le critiche o le lodi degli insegnanti erano basate sul comportamento, ora sono basate sui voti.

I voti alti sono diventati simbolo della ‘nuova persona socialista’, che poi sia o meno morale, che creda o meno nel socialismo, che sia o non sia sensibile, non è importante. I voti decidono tutto, voti alti all’esame, persona meschina: si tratta comunque di un individuo nuovo.

[giorni che mancano all’esame]

A questo punto anche gli studenti cominciano ad essere pragmatici, visto che si punta solo al punteggio finale, lo studio è diventato una tecnica relativa all’esame, a prescindere da quello che si impara.  La forza della conoscenza risiede nell’utilità ai fini dell’esame, la conoscenza in sé è priva di qualunque piacere, si tratta semplicemente di risposte noiose e monotone: A o B, è di questo che si preoccupano gli studenti, perchè poi è A e non è B, questo non conta, l’importante è che la risposta è quella.

Questo porta ad una celata corruzione morale, e ad una perdita di entusiasmo per lo studio; dato che il contenuto e le domande dell’esame sono già stabilite, perché studiare altro? Basta imparare tutto a memoria.

Anche se il materiale didattico comprende insegnamenti raffinati come le citazioni di Mencio o la politica, l’apprendimento a memoria li annichilisce. Il talento, la creatività, l’acume, il pensiero indipendente, equivalgono a 0 punti.

Seppur disdegnando tale sistema, agli studenti non resta che adeguarsi. Le risposte dei test sono una cosa, la realtà è un’altra, la maggior parte del contenuto del materiale scolastico non ha niente a che vedere con la vita e il mondo esterno. Questa educazione forma un atteggiamento superficiale, cinico e falso verso la vita. L’esame e il diventare un uomo sono due cose distinte. In un sistema del genere, uno studente che vuole mantenersi sveglio e corretto, può fare affidamento solo sul proprio talento e sullo studio da autodidatta di ciò che gli interessa.

Un’educazione del genere va a formare un celato nemico dell’educazione stessa, l’importante è che i voti superino la sufficienza, poi la conoscenza  può essere buttata via come delle scarpe vecchie. L’educazione moderna si differenzia dalle scuole private tradizionali nel fatto che queste rappresentavano l’immagine personale dell’insegnante. Ma nell’educazione moderna, lo stile personale dell’educatore e la condotta corretta dello studente non contano niente, rappresentano solo un foglio d’esame nazionale. Voti alti? Allora è un bravo insegnante! La personalità e i modi dell’insegnante non contano, l’unica cosa di cui si preoccupano sono i voti.

Alcuni insegnanti disonesti affrontano le regolari lezioni in modo approssimativo, poi fuori dalle lezioni si fanno pagare per dare lezioni su testi ‘segreti’. Gli studenti di oggi non rispettano gli insegnanti, che rappresentano solo una noiosa vite del grande ingranaggio dell’esame nazionale; a loro volta gli insegnanti non hanno a cuore la crescita degli studenti, l’unica cosa che gli interessa è il voto. Prendi voti bassi perché hai soccorso qualcuno? Sei uno studente carente. Carente in cosa? Dice il dizionario, perché hai fatto degli errori.

In realtà la colpa non è degli studenti né degli insegnanti, è che il sistema educativo è fatto così. Se non si insegna in questo modo, se non si studia in questo modo, agli insegnanti niente premi, agli studenti niente scuola.

L’educazione moderna sta formando dei ribelli all’educazione stessa; non voglio essere allarmista, ma si tratta di un’educazione senza cuore e senza morale, verso cui gli studenti non mostrano la gratitudine necessaria che dovrebbe fare di un insegnante una sorta di padre.

Terminati gli esami, gli studenti entrano nella società, e la società non funziona coi voti. Senza la risposta esatta, i ragazzi non hanno la capacità di giudicare cosa è giusto e cosa non è, non hanno un’anima, non hanno opinioni indipendenti, non hanno capacità individuali. Una massa così traballante rappresenta un grattacapo serio per il futuro della Cina. Quello che intendo dire è che, diversamente da quanto avviene in altre società in cui l’educazione è intesa come un punto di forza della nazione,  oggi questo tipo di educazione sembra far prevedere solo un indebolimento.