Manca sempre meno al Far East Film Festival di Udine. China Files tra i web partner della rassegna asiatica per raccontarvi il cinema d’Oriente
Torna il Far East Film Festival, la rassegna dedicata al cinema asiatico più importante d’Europa. Come ogni anno, si terrà a Udine, e quest’anno raggiunge la sua ventisettesima edizione, in programma dal 24 aprile al 2 maggio 2025. Qui tutte le informazioni sugli accrediti e le proiezioni.
Protagonista sarà il grande cinema orientale con 75 titoli provenienti da 11 Paesi e località: Cina, Hong Kong, Giappone, Filippine, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, tra gli altri. Di questi, 48 saranno in concorso e 27 fuori concorso. Sono previste 7 world premiere, 15 anteprime internazionali, 20 europee e 19 italiane, per una selezione che mette al centro il cinema popolare e il suo sguardo sul presente. Tra i titoli più attesi Green Wave, film d’apertura sul rifiuto delle logiche competitive, Upstream, incentrato sulla gig economy e il lavoro precario, Her Story e Like a Rolling Stone, due opere dedicate alla parità di genere firmate da Yihui Shao e Yin Lichuan. Dalle Filippine arriva Sunshine, che affronta il tema della criminalizzazione dell’aborto, mentre la Corea del Sud propone film come Hear Me e Love in the Big City, con il focus sugli emarginati. A chiudere il festival sarà Ya Boy Kongming! The Movie, ispirato a un celebre manga, seguito da un titolo a sorpresa.
Oltre alle proiezioni, in programma dal mattino alla sera, il festival offrirà una rassegna stampa live, dibattiti, incontri con le star e numerose attività collaterali. Tra queste, la sezione per l’industria Focus Asia, il progetto di giornalismo orientale Bambù e l’undicesima edizione del FEFF Campus, la scuola per giovani giornalisti asiatici ed europei, senza dimenticare i panel e la rassegna stampa asiatica curati dai giornalisti Giulia Pompili e Francesco Radicioni. Come sempre durante l’ultimo giorno del festival verrà conferito il Gelso d’Oro alla carriera che quest’anno andrà a Sylvia Chang, artista poliedrica taiwanese.
Fuori dalle sale, ma strettamente legata all’universo del festival, ci sarà la mostra Mondo Mizuki, mondo yokai, a cura di Canicola, Vincenzo Filosa e Mizuki Productions. Dal 26 aprile al 30 agosto, Casa Cavazzini ospiterà oltre cento opere originali del maestro del manga Shigeru Mizuki, esperto di folklore e creature leggendarie. A questo immaginario si collega la rassegna Yokai e altri mostri, con 12 film dedicati a figure del folklore asiatico come il vampiro cinese Jiangshi, la testa volante thailandese Krasue e il suo corrispettivo filippino Manananggal.
Le giurie del festival saranno tre: il pubblico assegnerà il Gelso d’Oro, d’Argento e di Cristallo; due giurie specializzate premieranno invece la miglior opera prima (Gelso Bianco) e la miglior sceneggiatura. Tra i membri delle giurie, nomi come Megumi, Kim Yutani, Sakoda Shinji, Massimo Gaudioso, Silvia D’Amico e Francesco Munzi.
Come nelle scorse edizioni, anche quest’anno il FEFF sarà supportato da MYmovies, che metterà a disposizione online una selezione di 22 film per tutta la durata del festival. Last but not least, anche quest’anno, China Files è web partner del festival: seguiremo per voi le proiezioni per raccontarvi anche questa emozionante edizione.
Giornalista praticante, laureata in Chinese Studies alla Leiden University. Scrive per il FattoQuotidiano.it, Fanpage e Il Manifesto. Si occupa di nazionalismo popolare e cyber governance si interessa anche di cinema e identità culturale. Nel 2017 è stata assistente alla ricerca per il progetto “Chinamen: un secolo di cinesi a Milano”. Dopo aver trascorso gli ultimi tre anni tra Repubblica Popolare Cinese e Paesi Bassi, ora scrive di Cina e cura per China Files la rubrica “Weibo Leaks: storie dal web cinese”.