Album di debutto per una delle più misconosciute punk band di Pechino: The Flyx. Undici tracce per un viaggio politico-sociale nel disagio urbano, nell’adorazione del denaro, nell’individualismo e in altre amenità che contraddistinguono la società urbana cinese contemporanea
Si apre con una cover della morriconiana "The Ecstasy of Gold", il debut album di The Flyx, espressione tra le più interessanti della scena punk pechinese. Undici tracce per un’opera prima che ci racconta il disagio della Cina metropolitana, alla faccia di "grandi sogni cinesi" e "società del benessere moderato": benvenuti nell’estasi del denaro, appunto. Tutti gli elementi di un buon vecchio punk senza fronzoli si fondono: riff grintosi, slogan gridati, voce che si compenetra perfettamente con la musica. Ecco un album fin troppo classico che manca forse della sporcizia estrema di altri prodotti punk, ma l’energia è martellante.
[Foto: Mean Bear Media]