La Cina ha più di cinquemila anni di storia. Non è possibile comprendere la Cina di oggi senza conoscere la Cina di ieri. Gu Wei Jin Yong, diceva Mao: il passato deve servire al presente. China Files prosegue la pubblicazione delle poesie classiche cinesi. Buona lettura. Il poeta Zhang Zhihe visse durante la dinastia Tang (730 ca. – 810 ca.) come un taoista. La sua poesia inneggia all’armonia del cosmo e all’integrazione tra natura ed essere umano.
Superò gli esami imperiali a sedici anni ed ebbe per breve tempo un incarico ufficiale. Presto venne bandito e sollevato dall’incarico, e poi perdonato e richiamato alla capitale.
Ci vide la conferma della vanità della vita mondana e reagì ritirandosi a vivere tra laghi e fiumi, preferendo la libertà di una vita semplice in linea con i suoi principi.
La poesia è ambientata nella stagione della pesca di primavera, nelle regioni a sud dello Yangtze dove sono abbondanti laghi e corsi d’acqua. Il pescatore si trova nei pressi della montagan Xi Sai, in quella che oggi è la regione dello Zhejiang.
È vestito di una mantella di paglia e ha un cappello di bambù sul capo (abiti che erano comuni fino a pochi decenni fa nella Cina rurale).
L’immagine degli aironi volteggianti sullo sfondo della montagna subito un’atmosfera di calma e rilassatezza, preludio al quadretto del pescatore circondato da fiori e abbondanza.
Gradevole il contrasto di colori tra i fiori di pesco rosa e le acque verdi, che suggeriscono la bellezza dello scenario della regione.
Viene da invidiare questo pescatore, in un ambiente del genere, rinfrescato da pioggerella e brezza nei suoi abiti da lavoro. Non c’è da stupirsi se anch’egli, rapito dallo scenario, non abbia voglia di tornare a casa.
L’espressione dell’ultima strofa, "斜风细雨" (xié fēng xì yǔ), rende così bene la leggera brezza accompagnata da pioggia sottile che si usa ancora oggi.
Gli aironi volteggiano dinanzi alla montagna Sai,
i peschi fioriscono rigogliosi, le verdi acque scorrono,
i persici sono abbondanti.
Con il cappello di bambù e la mantella d’erba,
una leggera brezza sulla pioggerella sottile, perché tornare a casa?
西塞山前白鹭飞,
桃花流水鳜鱼肥。
青箬笠,绿蓑衣,
斜风细雨不须归。
* Davide Saccon è da sempre appassionato di lingue orientali. Affascinato dalla Cina ne ha studiato la lingua e la cultura e poi vi si è trasferito per lavoro con la famiglia. Oggi abita nello Zhejiang, dove è responsabile di una azienda italiana. Potete seguirlo anche sul suo blog.