Cina Mundial: Zuo-fu, Ca-bu-li-ni, che tempi!

In by Simone

Abbiamo atteso un giorno in piu’ per pubblicare il nuovo articole del prode Francesco Zappa, per partecipare alla delusione dovuta alla sconfitta contro i noti colonialisti portoghesi patita dalla Corea del Nord. In attesa dell’ultimo spumeggiante match della squadra per la quale parte di CF parteggia, eccovi il nuovo articolo. Buona lettura!

Gli italiani presenti in Cina lo sanno e lo hanno sperimentato più volte: una delle prime parole cinesi che si impara è BA-CI-AO ovvero Baggio, calciatore ultra popolare da queste parti. E’ l’immediata associazione che i cinesi fanno con l’Italia insieme alle altre ovvie: calcio, vestiti e mafia.

Se per noi la Cina è Mao, involtini primavera (quasi inesistenti a Pechino) e Grande Muraglia, per loro è quanto detto poco sopra. La passione cinese per Baggio è quasi paragonabile a quella per Messi e Beckam (quest’ultimo talmente famoso che un taglio di capelli ha preso il suo nome presso alcuni parrucchieri cinesi). Un anno fa il Divin Codino fu ospite di una popolare trasmissione calcistica della CCTV con appassionati cinesi presenti in studio che avevano una conoscenza enciclopedica del fantasista italiano.

A conti fatti l’Italia calcistica ha fatto breccia nei cinesi: basta parlarne con i tassisti, autentico spaccato umano utile per tastare il polso della situazione, e normali appassionati di calcio per rendersene conto. Uno dei motivi di tanta popolarità ce lo spiegò un cinese dicendoci che nel 1982 in Cina furono trasmessi per la prima volta i Mondiali di calcio: Paolo Rossi divenne Pablito, Zoff sollevò la Coppa del Mondo e i cuori di milioni di cinesi furono così “rapiti” dal calcio italico. Ecco perché nella classifica dei giocatori italiani più conosciuti in Cina dopo Baggio, spuntano CA-BU-LI-NI (Cabrini), ZUO-FU (Zoff) e “quel piccoletto che correva sulla fascia destra” (aka Bruno Conti) oltre ai classici Maldini Totti e Del Piero.

Gli anni naturalmente passano e aumenta la concorrenza, il calcio da sport diventa vero e proprio business, le squadre si trasformano in aziende con decine di milioni di euro di fatturato e la Cina con il suo
“miliardoemezzodiabitantigrossomercatomondialeveniteadinvestirequablablabla” attira le attenzioni di molti club che, allestendo squadre come se fossero l’album delle figurine Panini, vendono il prodotto ai cinesi.

E così l’Italia si è fatta surclassare dall’Inghilterra e dalla Spagna, nazioni con squadre infarcite di stelle che fanno audience: negli ultimi anni si sono moltiplicati i fans di Manchester United, Arsenal, Chelsea, Real Madrid e Barcellona mentre sono diminuiti quelli di Juventus (e questo è un bene) e Milan. La fonte di tutto ciò? Lo spazio relegato a queste squadre nei media cinesi, la copertura televisiva delle partite e i cinesi stessi quando ci parlano della propria squadra del cuore.

Resiste la multinazionale Inter, che di italiano però ha solo la sede a Milano, complice l’ultima Champions League vinta.

Ulteriore prova del declassamento della Serie A in Cina lo si ha la domenica sera quando, invece di trasmettere ad esempio Roma – Fiorentina la CCTV trasmette i quarti di finale degli Open di Ping Pong di Praga.
Se non è uno smacco questo…

Aggiungiamoci spettacoli indegni come il triste pareggio di ieri con i rugbisti della Nuova Zelanda e si capisce come sia difficile per i cinesi ri- appassionarsi al nostro calcio.

A riprova di questo c’è Baidu che riporta una classifica degli argomenti relativi alla Coppa del Mondo più cliccati negli ultimi giorni: tra i giocatori ci sono Messi al primo posto, Klose al secondo e Kaka al terzo (il magnifico Jong Tae-se è quinto). Tra le squadre la più cliccata è la Germania, poi seguono la Corea del Nord, la Francia, gli USA e il Brasile. Italia tristemente assente.

Taccuino cinese ai mondiali.

Tutto quanto scritto sopra ovviamente passa in secondo piano di fronte a quanto stiamo per dirvi. Mu Yuxin, ancora ben lungi dall’esordire in coppa del Mondo, era stato selezionato come sostituto dell’arbitro uzbeko Irmatov per – udite udite – il match inaugurale di Coppa del Mondo tra Sudafrica e Messico. Sarebbe bastato un infortunio dell’arbitro “titolare” e il nostro avrebbe preso possesso della platea in mondovisione!

Queste le sue dichiarazioni al riguardo (raccolte dal Beijing Ribao prima della partita inaugurale): “So di avere poche possibilità di subentrare a partita in corso, Irmatov dovrebbe infortunarsi seriamente. Sono comunque felice di essere stato selezionato come sostituto per la partita inaugurale. Gli arbitri cinesi non sono male solo che non abbiamo occasione di dimostrarlo. In questo mondiale comunque ci ha fatto piacere che la prima partita sia stata affidata ad un arbitro asiatico e non, come pensavamo tutti, ad uno europeo. E’una cosa che ci riempie d’orgoglio.

Per chiudere con un classico “Sono parecchi anni che faccio l’arbitro in Cina ma in pochi mi conoscono. Mai avrei pensato in passato di avere la possibilità di andare ad arbitrare in Coppa del Mondo, essere qui e’gia un successo anche qualora non mi facessero scendere in campo”.

Non solo. Il nostro era stato selezionato una seconda volta sempre come arbitro di riserva in occasione di Brasile – Corea del Nord ma anche qui non ha avuto chances di entrare in campo.
Attendiamo sempre fiduciosi.