China E-Files – Arriva “Douyin Pay”, un terzo incomodo che fa tremare i colossi fintech

In China E-Files, Cina, Innovazione e Business by Redazione

Grandi manovre nel settore fintech cinese. La scorsa settimana ByteDance ha infatti lanciato su Douyin, la sua popolare short video app, un proprio servizio di pagamento mobile. Il guanto di sfida ai colossi quali Tencent ed Ant Group è stato quindi ufficialmente gettato. In realtà il nuovo “Douyin Pay”, come si legge in una nota dell’azienda, andrà ad integrare, e non a sostituire, le già esistenti piattaforme di pagamento, che includono Alipay e WeChat Pay. Cosa aspettarsi quindi?

FINTECH ED E-COMMERCE – L’annuncio di ByteDance arriva alla vigilia della decisione dei legislatori cinesi di varare nuove regole antitrust per le piattaforme di pagamento mobili. Erroneamente si potrebbe pensare che il varo dell’e-wallet di Douyin sia una diretta conseguenza del pugno duro di Pechino contro lo sfruttamento di posizioni dominanti di alcuni operatori, ma niente di tutto ciò. Sicuramente le ultime decisioni della Banca Centrale cinese hanno accelerato il processo, ma agli esperti del settore non è sfuggito il dato che da alcuni anni l’intero settore fintech cinese si stava allargando in totale autonomia. Negli temp abbiamo infatti assistito alla nascita di Baidu wallet, Meituan Pay, JD.Pay e ultima ad arrivare nel dicembre dell’anno scorso è stata Pinduoduo, terza piattaforma cinese e-commerce per volumi di merce vendute, che ha introdotto il duo DuoDuo Pay.

Cosa hanno in comune tutti questi portafogli digitali? Una piattaforma e-commerce alle spalle. Come nei casi appena citati, il lancio di Douyin Pay è stato un passaggio naturale per ByteDance. Il colosso di Pechino sta infatti espandendo la sua funzione e-commerce e grazie al nuovo portafogli digitale, gli utenti potranno pagare “in-app” i diversi prodotti che stanno guardando nelle dirette livestreaming, anziché essere reindirizzati a piattaforme terze. Per Douyin, così come le altre piattaforme e-commerce, questa è la volontà di spingersi oltre il social networking.

ROTTURA DEL MONOPOLIO? ANCORA NO – Il Dragone è una cashless society dove i pagamenti online sono all’ordine del giorno. Perchè uscire con il portafogli, quando il cellulare è il tuo “salvadanaio”? Alipay e Wechat Pay sono le app che dominano l’universo fintech del Dragone, utilizzate anche per fare transazioni minime di un centesimo di euro. Persino i templi o i mendicanti hanno i propri QR code per ricevere offerte o elemosina. Ed il mercato fintech cinese è a tutti gli effetti il più grande al mondo con i suoi oltre 800 milioni di utenti che a giugno 2020 hanno almento effettuato un acquisto tramite app fintech.

Nonostante le nuove misure andranno a rafforzare le norme anti monopolio, è difficile che Tencent o Alipay abbandonino al più presto il podio, proprio per il loro largo e radicato utilizzo tra la popolazione. Inoltre, ironia della sorte, sono proprio Tencent ed Ant Group a detenere il principale know how tecnologico per il lancio di questi e-wallet, senza contare la ragnatela di controllate e partecipate che, facente capo ai due colossi, sono andati a sviluppare o investire nei principali e-wallet della concorrenza. Niente rottura del monopolio, secondo gli esperti, ma questa volta ByteDance sarà un player scomodo.

UNA APP DA 600 MILIONI DI UTENTI – L’ingresso di Douyin nella scena dei pagamenti mobile cinese potrà essere un game changer. La piattaforma ha attualmente oltre 600 milioni di utenti attivi al giorno ed il suo settore e-commerce è in rapida crescita. Inoltre per il Capodanno Cinese di quest’anno la CCTV ha scelto proprio l’app di ByteDance come uno dei partner principali per inviare le tradizionali hongbao digitali durante il Galà televisivo di fine anno. Questo è un appuntamento imperdibile per tutti i cinesi e l’edizione precedente è stata vista da 1.2 miliardi di telespettatori. La scelta di Douyin è avvenuta immediatamente dopo lo stralcio del contratto con Pinduoduo. L’emittente statale aveva infatti precedentemente siglato un accordo con la piattaforma e-commerce di Shanghai, ma quest’ultima è finita nell’occhio del ciclone per la morte di due dipendenti che lamentavano le stressanti condizioni di lavoro interne. Vicissitudini legali a parte, per molti il ripiego su Douyin non è stata una sorpresa, dato che lo scorso anno la CCTV si accordò proprio con Kuaishou, la short-video app controllata di Tencent e rivale di Douyin.
Molte le questioni ancora aperte sul futuro di Douyin Pay. Sicuramente l’entrata nell’arena dei pagamenti digitali da parte di ByteDance porrà le basi per un serio confronto con i principali player del settore già operanti nel mondo e-commerce e Douyin, grazie al suo core business, ha enormi margini di manovra nel commercio online. Bisogna ora vedere come l’entrata in vigore delle nuove norme antitrust cambierà il settore fintech. A beneficiarne sarà sicuramente la competitività, un dato che molti analisti ritengono sia positivo proprio per sviluppare ancora di più quel settore che in qualche modo è stato uno dei main driver dell’internazionalizzazione del tech cinese.

Di Stefano Venza*

*Giornalista freelance con background in lingua e cultura cinese. Nuotatore professionista, nel tempo libero segue da vicino le vicende hi-tech del Dragone, viaggiando sempre a cavallo tra Oriente ed Occidente.