Le industrie high-tech della Cina offrono una vasta gamma di nuove opportunità per gli investitori stranieri e per le aziende internazionali. Al centro della strategia economica del Paese, queste industrie sono supportate da politiche di sostegno mirate e interessate da un impressionante potenziale di crescita. In questo articolo Dezan Shira & Associates le opportunità più rilevanti in cinque settori emergenti, ognuno dei quali è fondamentale per il progresso tecnologico del Paese.
Il grande impulso della Cina allo sviluppo di nuove tecnologie emergenti è il motore di un ventaglio sempre più ampio di possibilità per le aziende estere. Questo sforzo si inquadra nella transizione verso un modello di crescita basato sull’innovazione, in cui concetti come le c.d. “nuove forze produttive di qualità” (in inglese new quality productive forces NQPF), la “nuova industrializzazione” e le “industrie del futuro” occupano un ruolo centrale.
Dal 2023, le NQPF promuovono lo sviluppo di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, la robotica, le biotecnologie e le energie rinnovabili, con l’obiettivo di rafforzare la competitività globale della Cina. In parallelo, l’iniziativa per una nuova industrializzazione mira a consolidare la posizione del Paese nella produzione avanzata e a garantire catene di approvvigionamento sicure e autosufficienza tecnologica, consolidando così la leadership cinese nei settori high-tech. Le industrie del futuro, invece, si concentrano su tecnologie pionieristiche ancora in fase embrionale, come il calcolo quantistico e le reti 6G. Queste strategie riflettono l’obiettivo generale della Cina di guidare la crescita economica attraverso l’innovazione tecnologica e la leadership in settori di frontiera.
Settore biofarmaceutico
Il settore biofarmaceutico rappresenta una priorità strategica per la Cina, che lo ha inserito tra le “industrie emergenti strategiche” nel 14° Piano quinquennale (2021-2025). Grazie al forte supporto governativo, questo settore è destinato a una crescita significativa, creando interessanti opportunità per le aziende straniere. Secondo il Qianzhan Industry Research Institute, nel 2022 il mercato biofarmaceutico cinese ha raggiunto un valore di 1,86 trilioni di renminbi (circa 261,21 miliardi di dollari), con un aumento dell’8,3% rispetto all’anno precedente. L’aumento dei parchi scientifici dedicati alla biotecnologia, che sono passati da 400 a 600 tra il 2016 e il 2020, testimonia l’impegno del governo nel promuovere l’innovazione in questo ambito.
Il 14° Piano quinquennale per lo sviluppo della bioeconomia prevede obiettivi ambiziosi per l’industria biofarmaceutica, tra cui l’aumento del suo contributo al PIL e il rafforzamento della sua posizione strategica. La Cina punta a incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo, ad aumentare il numero di brevetti ad alto valore e a migliorare le piattaforme di innovazione. Le aziende straniere sono incoraggiate a investire nel settore, che è elencato nel Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri 2022 per diverse province, tra cui Liaoning, Jilin, Heilongjiang, Henan e Yunnan. Il governo offre inoltre misure di agevalozione fiscale, come una riduzione dell’imposta sul reddito societario al 15% per le aziende biofarmaceutiche che operano in specifiche zone di sviluppo, tra cui la Lingang New Area di Shanghai e la Nansha Economic Zone di Guangzhou.
Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale (IA) in Cina è un settore in rapida espansione, ricco di opportunità per le aziende straniere grazie alla forte spinta governativa e al crescente mercato interno. Il governo cinese ha identificato l’IA come un elemento chiave per guidare l’innovazione e ne promuove attivamente l’integrazione in una vasta gamma di settori, come sanità, istruzione, finanza e gestione urbana.
Secondo una ricerca di iResearch, il mercato dell’IA cinese crescerà da 213,7 miliardi di RMB (circa 30 miliardi di dollari) nel 2023 a 811 miliardi di RMB (113,89 miliardi di dollari) entro il 2028, trainato dall’ascesa dei modelli linguistici di grandi dimensioni. L’emergere di questi modelli tecnologi avanzati dovrebbe aumentare il tasso di crescita del settore del 32,9% entro il 2028 e creare numerose opportunità di investimento presentando, soprattutto in sottosettori come lo sviluppo di chip IA, IA generativa, robotica e applicazioni industriali di IA
Il Governo cinese ha inoltre delineato aree strategiche per lo sviluppo dell’IA attraverso vari documenti programmatici, come le Linee guida per accelerare gli scenari d’innovazione e promuovere uno sviluppo economico di alta qualità mediante applicazioni di intelligenza artificiale, pubblicate nel 2022 dal Ministero della Scienza e della Tecnologia. Queste linee guida incoraggiano e incentivano l’innovazione in ambiti come la produzione intelligente, l’agricoltura, la logistica, la finanza e l’automazione domestica.
Ad esempio, nella produzione, l’IA è considerata prioritaria in scenari che includono il controllo industriale avanzato, processi assistiti da robot e visione artificiale. Nell’agricoltura, le applicazioni dell’IA spaziano dalla navigazione satellitare alla gestione intelligente delle aziende agricole, mentre nel settore logistico, le innovazioni si concentrano su magazzini intelligenti e sistemi di smistamento automatizzati tramite robot. Questa ampia gamma di applicazioni offre alle aziende numerose opportunità per apportare competenze, tecnologie e investimenti, incoraggiando lo sviluppo di applicazioni innovative e partnership con attori globali.
In questo contesto, la politica cinese supporta un ecosistema di IA guidato dalle stesse imprese. Il governo incoraggia infatti le aziende private a guidare l’innovazione degli scenari applicativi, posizionandole al centro dello sviluppo delle applicazioni IA, della condivisione delle risorse e dei progetti dimostrativi.
Inoltre, la Cina promuove attivamente gli investimenti stranieri nel settore IA, includendo tecnologie come dispositivi intelligenti, chip per reti neurali e sensori neuronali nel Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri del 2022. Questo ambiente politico favorevole, insieme a incentivi fiscali come la riduzione dell’aliquota dell’imposta sul reddito al 15% per le aziende che operano in determinate zone di sviluppo, offre opportunità significative alle aziende straniere per trarre vantaggio dall’espansione del mercato dell’IA in Cina.
Informatica quantistica
Il forte impegno strategico della Cina nello sviluppo dell’informatica quantistica apre grandi opportunità per le aziende straniere, grazie agli ingenti investimenti che il Paese sta destinando a questa tecnologia di avanguardia. Nel gennaio 2024, il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione ha pubblicato una serie di linee guida per promuovere l’innovazione nelle “industrie del futuro”, identificando il computer quantistico come uno dei “prodotti iconici” da realizzare entro il 2025. Il piano prevede uno sforzo congiunto per perfezionare la tecnologia dei computer quantistici tolleranti agli errori, migliorare l’hardware fisico e ottimizzare la correzione degli errori negli algoritmi. Inoltre, viene incentivata l’integrazione tra software quantistici e piattaforme cloud con l’obiettivo di sfruttare le potenzialità uniche dei computer quantistici e favorirne l’applicazione in una vasta gamma di settori, consolidando così la leadership della Cina in questo ambito emergente.
Il settore dell’informatica quantistica in Cina è in rapida espansione e si prospetta un ulteriore notevole sviluppo nei prossimi anni. Secondo il China Business Industry Research Institute, il mercato delle comunicazioni quantistiche in Cina è passato da 42,5 miliardi di renminbi (circa 5,97 miliardi di dollari) nel 2019 a 70,9 miliardi di renminbi (circa 9,96 miliardi di dollari) nel 2022, con un tasso di crescita annuale composto del 17,3%. Si prevede che il mercato continuerà a crescere fino a raggiungere circa 89,2 miliardi di renminbi (12,53 miliardi di dollari) entro il 2024.
La Cina ha già ottenuto risultati significativi, tra cui il più notevole è il prototipo del computer quantistico JiuZhang 3 realizzato nel 2023, il quale raggiungendo una velocità di calcolo un milione di volte superiore al precedente, ha battuto tutti i record. Inoltre, nel 2024 l’Accademia Cinese delle Scienze ha creato un chip quantistico superconduttivo con 504 qubit, che sarà essenziale per migliorare le capacità dei futuri computer quantistici.
Il governo cinese sta incentivando gli investimenti stranieri anche in questo settore, come evidenziato nel Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri del 2022, che include la ricerca, lo sviluppo e la produzione di sistemi di calcolo quantistico e neuromorfici. Inoltre, esistono politiche di agevolazione fiscale, come la riduzione dell’imposta sul reddito al 15% per le aziende che operano in aree specifiche, come la zona di cooperazione Hengqin Guangdong-Macao, a dimostrazione del chiaro impegno della Cina nel diventare un attore di primo piano nel settore dell’informatica quantistica.
Nuove energie
L’impegno della Cina verso i c.d. obiettivi “dual carbon” – il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060 – apre vastissime opportunità per le aziende straniere nel campo delle nuove energie, considerate una delle sei “industrie del futuro” dal Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione. In particolare, il Ministero punta a innovazioni in aree chiave come l’energia nucleare, l’idrogeno, la biomassa e le tecnologie solari più avanzate, promuovendo la creazione di un sistema energetico completo che comprenda raccolta, stoccaggio, trasporto e applicazione.
La leadership globale della Cina nella produzione e nell’applicazione di tecnologie per le energie rinnovabili sottolinea l’enorme potenziale di questo mercato. La Cina è principale fornitore mondiale di idrogeno e produce circa 25 milioni di tonnellate all’anno, che rappresentano un quarto della produzione globale. Inoltre, la sua supremazia nel settore dell’energia solare è evidente: nel 2022, il Paese ha installato una capacità fotovoltaica solare quattro volte superiore rispetto al secondo mercato mondiale, gli Stati Uniti. Questo aumento impressionante, unito alla leadership della Cina in altri settori delle energie rinnovabili, riflette un mercato solido in cui le aziende straniere possono inserirsi attraverso investimenti strategici, trasferimenti tecnologici e collaborazioni.
La rapida crescita delle capacità di stoccaggio dell’energia è un altro indicatore della dinamicità del mercato. Secondo i dati della National Energy Administration (NEA), entro la fine del 2023 la capacità installata complessiva dei nuovi progetti di stoccaggio dell’energia operativi in tutta la Cina ha raggiunto i 31,39 milioni di kilowatt/66,87 milioni di chilowattora. Solo nel 2023, la capacità di stoccaggio installata è aumentata di circa 22,6 milioni di kilowatt/48,7 milioni di chilowattora, con una crescita di oltre il 260% rispetto alla fine del 2022.
Le aziende straniere sono fortemente incoraggiate a partecipare in questo settore, come indicato nel Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri del 2022, Le aree di interesse includono la produzione, lo stoccaggio e il trasporto di idrogeno, la costruzione e gestione di centrali nucleari, lo sviluppo di stazioni di rifornimento di idrogeno e l’avanzamento delle tecnologie di stoccaggio di energia.
Reti 6G
La Cina è impegnata a posizionarsi come leader della prossima generazione di comunicazioni mobili attraverso lo sviluppo della tecnologia 6G. Come per il calcolo quantistico, la tecnologia 6G è inclusa tra i 100 “prodotti iconici” da sviluppare entro il 2025, secondo le opinioni attuative del MIIT per promuovere l’innovazione e lo sviluppo delle industrie del futuro. Questo evidenzia l’importanza strategica del 6G nel panorama industriale futuro del Paese. Durante la Conferenza globale sullo sviluppo del 6G, tenutasi nel dicembre 2023, il MIIT ha annunciato che la Cina punta a commercializzare il 6G entro il 2030.
L’ambizione della Cina di guidare l’era del 6G è stata ulteriormente confermata nel luglio 2024, quando il Paese ha costruito con successo la prima rete di test 6G al mondo, integrando comunicazione e intelligenza artificiale. Questo traguardo, ottenuto grazie a miglioramenti delle prestazioni in scenari chiave del 6G, dimostra le capacità avanzate della Cina e il suo impegno nel condurre la ricerca e lo sviluppo di questa tecnologia.
Le aziende straniere hanno ottime opportunità di inserirsi nello sviluppo del 6G in Cina, grazie a politiche favorevoli che incentivano gli investimenti esteri. Il Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri del 2022 incoraggia esplicitamente gli investimenti nello sviluppo e nella produzione di tecnologie e attrezzature per i sistemi di comunicazione mobile, inclusi i sistemi di quarta, quinta e successive generazioni. Aree come telefoni cellulari, stazioni base, apparecchiature di rete centrale, trasmissione ottica e strumenti per il collaudo delle reti sono aperte alla partecipazione straniera, offrendo così alle aziende internazionali un’opportunità concreta di contribuire e beneficiare dei rapidi progressi della Cina nel campo del 6G.
China Briefing è prodotta da Dezan Shira & Associates. Con uffici in Cina, Hong Kong, Vietnam, India, Indonesia, Singapore, Germania, Italia, Stati Uniti e Russia, Dezan Shira supporta gli investitori stranieri in Asia da tre decenni.