Caratteri Cinesi – L’immagine della notizia

In by Simone

Fare della cronaca locale un’opera d’arte. Ecco il lavoro di due ragazzi di Wuhan,  Li Yu e Liu Bo. Il 25 marzo esporranno a Pechino una serie fotografica dal titolo: Silent Reports from chinese modernity. L’intervista di China Files.
Collocarle una notizia in uno spazio fisico che non preveda soggettività, ma soprattutto fermarla, in modo che i lettori e gli spettatori possano respirare con essa. Riconsiderare la realtà che, letta, sparisce immediatamente dopo l’aggiornamento dell’homepage di un sito o solo dopo aver voltato la prima pagina di un quotidiano.

Questa non è una grande epoca, né una piccola epoca, siamo in una micro epoca. Nelle grandi epoche la gente da la vita per un ideale, nelle piccole epoche le persone scendono in strada, nelle micro epoche postiamo sui Weibo

Parla Li Yu, fotografo, che con il suo collega e amico Liu Bo ha dato forma, in questi ultimi anni, ad un progetto che ha ricevuto critiche positive in Cina e all’estero, partecipando a numerose mostre dal Sud America al Nord Europa.

Li Yu e Liu Bo provengono da Wuhan, città di nove milioni di abitanti al centro sud della Cina, teatro di rivoluzioni e avvenimenti di rilevanza storica, come la ribellione che ha posto fine alla dinastia dei Qing o la violenza dell’invasione giapponese.

In tempi più recenti la Citroen si è stanziata con i suoi stabilimenti, modificando i profili dei palazzi a causa della presenza occidentale, negli anni Novanta, infine, ha accolto i primi fermenti della scena punk cinese e i tanti ragazzi dalle alte creste e dal piglio ribelle.

Li Yu e Liu Bo, sono nati e cresciuti in questa realtà, dove la storia codificata si interseca tra i vicoli, il fiume Chang Jiang e i numerosi cantieri della città.

Facciamo riferimento a fatti di cronaca realmente avvenuti. Scegliamo da due quotidiani locali quelle notizie che, in breve tempo, possono materializzarsi in un’immagine pregna di significato e di metafore

I due fotografi hanno scelto di focalizzarsi sulle notizie e sulla velocità dell’informazione nei quotidiani. Ciò che viene letto, ma spesso dimenticato subito dopo, tra menefreghismo e apatia del lettore, viene fissato in un’immagine.

Allo stesso tempo hanno optato di visualizzare parte della società cinese “che definirei – con una sola parola – mistica”. Il misticismo, però, spesso è oscuro, inspiegabile e arcano.

Così appaiono i lavori di Li Yu e Liu Bo. Fotografie statiche di avvenimenti reali che risvegliano il lato oscuro della mente umana, né fantasia né sogni, perché ciò che si vede è accaduto in un determinato tempo, con una determinata sequenza e con dei determinati personaggi.

Erotismo, violenza, solitudine e incomunicabilità sono sentimenti umani molto presenti nella Cina contemporanea. Il dinamismo porta, spesso e volentieri, a girare lo sguardo altrove verso qualcosa di diverso che sicuramente avverrà e il pragmatismo smussa e riduce i confini ampi della complessità sociale e umana.

Liu Bo, non risparmia gli aggettivi per descrivere il mondo in cui vive: “la società cinese è rumorosa, inquieta, ansiosa e incerta”. E qui agiscono i due artisti, fermando e fissando il tempo in una fotografia, probabilmente per alleviare quest’incertezza, o solo avere un ricordo.

13 Months in the Year of the Dog, è una serie di 24 fotografie tratte dalla cronaca locale.

Un monaco con il rosario tra le mani cammina in autostrada: sulla cronaca si legge che una pattuglia della polizia ha fermato un religioso proveniente da Chongqing che per continuare il suo pellegrinaggio e per arrivare al tempio di Guiyuan a Wuhan si è trovato per sbaglio in autostrada.

Un’altra fotografia ritrae una donna nuda sdraiata in un letto, con un uomo sullo stipite della porta che la guarda interdetto: sulla cronaca si legge che una donna con un’impermeabile ha seguito una coppia mentre entrava in casa, si è spogliata e si è addormentata sul letto. Il proprietario di casa, il signor Yang, spaventato dalla circostanza ha chiamato la polizia. Un dottore dopo aver esaminato la donna, ha dichiarato che era sotto effetto di stupefacenti.

Ultimamente stiamo lavorando con i video, il contenuto è lo stesso, fatti di cronaca tratti da quotidiani locali, ma l’immagine è un lungo attimo che persiste, senza inizio e senza fine, non c’è un climax conclusivo” continua Li Yu, raccontando lo sviluppo dei propri lavori. “Personalmente, non credo sia importante il suono nei video, ma senza dubbio ci ricorda l’esistenza del nostro tempo”. Liu Bo non è d’accordo:  “è importante perché lo spettatore può trarre conforto e consolazione”.

Sono lavori, quelli di Li Yu e Liu Bo che rimangono impressi per la loro freddezza e coerenza, dove la drammatizzazione degenera nel ridicolo. Viene mostrato,  il volto tristemente reale di fatti di vita vissuta, di donne, uomini e bambini di Wuhan.

Una città che, nonostante tutto (cantieri infiniti, corsi d’acqua e pioggia costante), continua a dare vita e stimoli alla cultura cinese contemporanea.

[Su Caratteri Cinesi un assaggo del loro lavoro]