Avviso a Obama: niente incontri con il Dalai Lama

In by Simone

Zhu Weiqun, uno dei quadri del Partito Comunista cinese, avvisa Obama: "se il presidente Usa incontrerà il Dalai Lama (in visita negli Usa a fine mese), minerà seriamente le relazioni politiche tra Stati Uniti e Cina".

Dopo le tensioni per l’affare Google, il discorso di Hillary Clinton sulla libertà di internet e il recente scontro diplomatico sulla decisione della Casa Bianca di vendere armi a Taiwan (circa 6 miliardi di dollari), tra Usa e Cina proseguono le schermaglie dipolmatiche.

Un avvertimento quello lanciato da Pechino, dopo che alcuni mesi fa, in segno di rispetto nei confronti della Cina, Obama aveva risposto di no alla possibilità di incontrare il Dalai Lama. Allora la Cina apprezzò il gesto. Poi fu la volta della visita di Obama a Pechino, per quello che in molti osservatori definirono "fidanzamento" tra Usa e Cina. Un momento durato poco: appena pochi giorni dopo, i primi screzi, culminati con le accuse reciproche sul tema di internet e le secche accuse lanciate dalla Clinton in direzione della Cina. Infine la questione della vendita di armi a Taiwan, per la quale Pechino si è definita "indignata", chiudendo le relazioni militari in corso e prospettando sanzioni alle aziende statunitensi che parteciperanno al banchetto bellico pro Taiwan.

Il commento di Zhu arriva inoltre nel momento in cui si stanno concludendo nuovi incontri tra governo cinese ed esponenti tibetani. Le due posizioni, come ricordato dallo stesso Zhu, sono ancora distanti e nonostante i segnali ottimistici della vigilia, gli spiragli per un punto di incontro, sembrano scarsi.