Acqua. Bene comune, ma inquinato

In by Simone

La Cina ha sete, ma i suoi fiumi sono inquinati. Nel Guanxi sette dirigenti di impianti chinici sono stati arrestati per aver inquinato di un fiume. E un  rapporto del Ministero delle risorse idriche spiega che il Paese ha investito in progetti di conservazione dell’acqua il 71%  in più rispetto all’anno scorso.
Sette persone sono state arrestate con l’accusa di “scarico di rifiuti industriali che hanno inquinato un fiume nel sud della Cina, minacciando le forniture d’acqua di una grande città a valle”, secondo quanto affermato dal governo locale del Guanxi.

Gli arrestati sono tutti dirigenti di impianti chimici che hanno lavorato nella Regione Autonoma del Guangxi. Secondo quanto affermato da Feng Zhennian, un funzionario del dipartimento regionale di protezione ambientale, scarichi di cadmio sarebbero stati rilevati nel fiume Longjiang già il 15 gennaio scorso, quando venne registrata una concentrazione di cadmio 80 volte superiore al limite ufficiale di 0,005 milligrammi per litro.

Secondo il parere di Xu Zhencheng, che fa parte del team che ha cercato di gestire la fuoriuscita, “dal 70 all’80% del cadmio presente nel fiume, dove l’incidente è avvenuto, sarebbe stato neutralizzato con tonnellate di polvere chimica. Il restante 20% delle sostanze inquinanti – ha specificato al South China Morning Postcontamineranno la valle del fiume a Liuzhou nella prossima settimana e il livello di cadmio potrebbe essere due volte superiore rispetto allo standard di sicurezza della nazione per l’acqua potabile”.

Non esisterebbe, secondo gli esperti, il rischio che questo disastro ambientale possa contaminare l’acqua potabile dell’intera regione, anche se il capo della task force ambientale di Liuzhou, Gan Jinglin, ha detto a Xinhua che le sostanze inquinanti erano a circa “35 chilometri dalla fonte di acqua potabile della città”.

Secondo le autorità il lavoro di recupero del cadmio sarebbe stato in grado di abbassare la contaminazione entro i limiti di sicurezza. Per evitare rischi, alle popolazioni vicino al fiume è stato specificato di non raccogliere acqua potabile dal fiume.

La Cina ha investito 345,2 miliardi di yuan (54,75 miliardi dollari) in progetti di conservazione di acqua solo l’anno scorso: il governo centrale ha investito 114,1 miliardi di yuan in progetti di conservazione dell’acqua,una crescita del 71,2% rispetto all’anno precedente, mentre i governi locali avrebbero finanziato progetti idrici con 231,1 miliardi di yuan (una cifra record in Cina), secondo un rapporto del Ministero delle risorse idriche, spiegato ai media dal titolare, Chen Lei.

Una parte degli investimenti è andato anche verso bacini di rafforzamento, a favore dell’irrigazione agricola e la conservazione delle infrastrutture idriche.

Il ministero ha inoltre specificato che si cercheranno di fare passi avanti nella costruzione di infrastrutture nelle aree rurali al fine di assicurare acqua potabile per 60 milioni di abitanti e 8 milioni di insegnanti e studenti nel 2012: “la Cina ha attribuito grande importanza al miglioramento della sua sottosviluppato sistema di conservazione dell’acqua, e si è impegnata ad investire 400 miliardi di yuan in progetti di conservazione di acqua all’anno per i prossimi 10 anni”.

[Scritto per Lettera43]