È l’evento della giornata, riportato su tutti i giornali cinesi, compresi quelli di Taiwan e Hong Kong. E non potrebbe essere altrimenti. È il novantesimo anniversario dal Movimento del Quattro Maggio, una delle date storiche più sentite e importanti del XX secolo cinese.
Correva l’anno 1919, quarto giorno del mese di maggio; migliaia di studenti scesero per le strade di Pechino per protestare contro il pesante verdetto del Trattato di Versailles che condannava la Cina (paese uscito vincitore del primo conflitto mondiale) a cedere i territori precedentemente occupati dai tedeschi (nell’attuale provincia dello Shandong) ai nuovi occupanti giapponesi. La protesta assunse toni anti imperialista e contrari alle potenze occidentali, ma al tempo stesso chiedeva al governo cinese politiche più incisive in senso nazionalista, democratico, modernista e anti feudale. A tutt’oggi il Movimento del Quattro Maggio è ricordato come una sorta di Rinascimento cinese (in senso culturale e scientifico, inserito nel più generale Movimento di Nuova Cultura) e inizio del processo che portò alla fondazione, due anni più tardi a Shanghai, del Partito Comunista Cinese.
Non sorprende dunque che l’anniversario sia particolarmente sentito. Più di tremila delegati sono accorsi a Pechino da tutto il paese per la solenne cerimonia presso l’Assemblea del Popolo. I fotografi dei vari giornali immortalano il premier Wen Jiabao e il segretario generale Hu Jintao mentre incontrano studenti di diverse università e parlano di “patriottismo e disciplina”, in quella che è anche la Giornata Nazionale della Gioventù.
[foto da Xinhuanet]