1111 il giorno dei single

In by Simone

Se gli innamorati hanno San Valentino, i giovani cinesi single hanno invece la loro giornata di festa l’11 novembre. L’undicesimo giorno dell’undicesimo mese dell’anno, quattro uno di fila che rappresentano a pieno la condizione di chi per scelta o no è single.

Nata per gioco a metà degli anni Novanta per iniziativa di un gruppo di studenti dell’Università di Nanjing, la festa si è diffusa in tutto il Paese per poi, ha scritto il quotidiano ‘Global Times’, diventare un “istituzione” oltre che un fenomeno commerciale. In tutto il Paese si moltiplicano le iniziative dedicate ai single. Su Taobao.com, uno dei maggiori portali commerciali cinesi sono in vendita oltre 8.400 articoli diversi dedicati al Guanggun, il nome cinese della festa: dagli anelli fino ai certificati per i celibi. Passare la giornata nel parco giochi Happy Valley alle porte di Pechino costa invece 200 yuan (25 euro). A Shanghai invece, ha riferito la ‘Cnn’, il “mercato degli sposi” era affollato di genitori alla ricercare di un partner per i propri figli di cui mettevano in mostra foto, pagelle e informazioni sulla professione.

Secondo Wang Huabo, professore al Northeast Asia Research Institute della Jilin University, l’aumento dei single fa parte della tendenza tipica dei giovani cinesi a mettere da parte il matrimonio per dedicarsi alla carriera. “Senza i soldi e una casa nessuno mi vorrebbe sposare”, ha detto all’agenzia ‘Xinhua’ Huang Yaoguang, ventisettenne impiegato della casa automobilistica BYC, “il lavoro per me è la cosa più importante”. Un’idea condivisa da molti. “Se prima ci si sposava a 20, 25 anni, adesso si aspetta fino anche ai 29”, ha spiegato Xu Lei, un consulente matrimoniale di Harbin, capoluogo dell’Heilongjinag, “Una tendenza che si è rafforzata negli ultimi dieci anni”.

Una trasformazione su cui pesa anche la composizione demografica della Cina. Secondo un recente studio dell’Accademia cinese delle scienze sociali il rapporto nascite tra maschi e femmine è di 119 a 100. Un divario frutto dei limiti imposti dalla politica di pianificazione familiare, che impongono alle famiglie di avere un unico figlio, uniti alla tradizionale preferenza per gli eredi maschi. Entro dieci anni saranno perciò 24 milioni gli uomini che non potranno trovare una moglie. “Le possibilità di trovare moglie per gli uomini che avranno più di 40 anni nelle zone rurali saranno minime. Queste persone saranno costrette a fare affidamento sempre più sui servizi sociali”, spiegò a gennaio l’autore della ricerca, Wang Guangzhou. Con la conseguenza, sostenne già quattro anni fa Martin Walker su ‘Foreign Policy’, che i giovani senza moglie possano sfogare la propria frustrazione nella criminalità e nel nazionalismo violento.

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