In Iran all’opera “forze occidentali ostili”

In by Simone

In Iran sarebbero all’opera "forze occidentali ostili". Lo scrive il Guangming Daily, quotidiano gestito dall’Ufficio centrale della propaganda. Secondo l’autore dell’articolo, Li Jiabin, la crisi elettorale iraniana è divenuta via via più seria, a causa di forze occidentali che avrebbero gettato benzina sul fuoco.

La posizione cinese – recentemente è stato stretto un accordo sulla fornitura di gas tra Iran e Cina – rispetto alla crisi iraniana è piuttosto chiara: Pechino chiede stabilità. Troppi gli interessi cinesi e quelli dell’asse Russia Iran Cina, per accettare sconvolgimenti politici in una regione così importante.

"Senza il supporto occidentale, viene suggerito nell’articolo, le proteste non avrebbero avuto la visibilità che hanno ottenuto nei giorni successivi alle elezioni": Li Jiabin accusa la CNN e la BBC di propaganda anti iraniana.

In aggiunta, scrive il quotidiano, “gli occidentali hanno approntato agenti segreti e forze anti governative iraniane per causare problemi e disordini. La sicurezza iraniana ha affermato di avere arrestato, il 20 giugno, membri delle milizie dei Mujahideen. Gli arrestati avrebbero ammesso di essere stati addestrati da militari statunitensi in Iraq, con lo scopo di creare disordini dopo le elezioni in Iran. Nello stesso momento, direttamente dall’Inghilterra, esiste un coordinamento di questi guerriglieri, per organizzare le operazioni. Mottaki, ministro degli esteri iraniano, ha affermato che il numero degli agenti segreti britannici in Iran è aumentato proprio in prossimità delle elezioni. […] Infine gli occidentali hanno utilizzato i media e internet per fomentare il disordine”.

:: Prossimamente su China Files, uno speciale sulle relazioni sino iraniane dal post 11 settembre, fino alla recenti elezioni e disordini. ::

Links and Sources:

China Media Project (English)

Guangming Daily (Chinese)